18 dicembre 2013

Tuina


Il Tui Na è una forma antichissima di massaggio, sviluppatasi in Cina più di tre millenni fa.

I principali effetti del massaggio cinese Tuina sono di regolare il Qi (energia vitale, Ki in Giappone) nei canali energetici: ne libera la circolazione e ne favorisce la produzione, migliora la circolazione del sangue, elimina i fattori patogeni, rimuove le ostruzioni ed elimina le stasi energetiche, promuovere le funzioni degli organi e dei visceri.
Migliora la funzionalità delle articolazioni e aiuta a rilassare i muscoli.



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26 ottobre 2013

Sandalo - santalum album -

E' un albero originario dell'Australia, cresce fino a 9 metri di altezza e la sua produzione è localizzata in India, Cina ed Egitto.
L'olio essenziale di sandalo è indicato per le pelli secche, con eczemi e smagliature.
E' un antisettico delle vie respiratorie, aiuta a combattere tosse e bronchiti, se massaggiato all'altezza dei reni combatte le infezioni delle vie urinarie.
Dagli antichi è considerato un olio sacro, si brucia infatti durante le cerimonie religiose. Ha la capacità di armonizzare le energie della persona collegando il basso con l'alto attraverso i diversi chakra.
Viene considerato afrodisiaco, ma l'energia sessuale che risveglia riflette un desiderio di elevazione.
Aumenta la fiducia in se stessi, la creatività e allenta l'attaccamento ai beni materiali.
In caso di forte depressione va usato con cautela poiché il suo potere di sublimazione potrebbe aggravare la patologia.





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12 settembre 2013

Cos'è la Riflessologia Plantare?

La parola riflesso deriva dal latino reflectere, dove re significa "ripetizione di una azione da un nuovo punto di partenza", e flecto "curvare, piegare"; il termine significa quindi deviare un'energia, rimandare indietro un oggetto.
In biologia il riflesso è la risposta involontaria ad uno stimolo.
Ogni parte del corpo si predispone a un interessamento riflessogeno. I piedi, di cui ci occupiamo, contano migliaia di terminazioni nervose ed hanno estesi collegamenti, tramite il midollo spinale ed il cervello, con tutto il corpo.
La Riflessologia Plantare è una via di autoguarigione che consiste nel trattare dei punti ben definiti nel piede, al fine di ottenere dei risultati in altre parti del corpo.
La Riflessologia Plantare non può essere considerata un massaggio del piede, ma piuttosto un trattamento punto-riflesso, attraverso il quale il riflessologo si prende cura della persona nella sua interezza corpo-mente-spirito.
Nel piede il corpo umano è rappresentato come un uomo seduto ed i punti riflessi si presentano con la stessa frequenza che gli organi corrispondenti hanno nell'anatomia del corpo. Si parte dalla testa, che è riflessa nelle dita, e si arriva giù fino al bacino, che ha il suo punto riflesso nella zona del calcagno. I due piedi rappresentano ciascuno una metà del corpo, compresi gli organi che in esso si trovano.
Il trattamento punto-riflesso è in grado di fornire lo stato di funzionalità dell'organo corrispondente al punto riflesso nel piede, a seconda dei casi tale punto può rispondere alla pressione con dolore, fastidio, piacere o indifferenza.
Il suo campo di applicazione è molto vasto e spazia dalla cura delle disfunzioni ormonali a quella delle depressioni come all'artrosi cervicale.
Un breve ciclo di sedute al cambio di stagione può essere utile a tutti per mantenere il benessere psicofisico e prevenire l'insorgere di disturbi e malessere.





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29 agosto 2013

Il Gusto Astringente in Ayurveda: Kashaya

Composto dagli elementi Terra + Aria

La Terra ha azione di fermare, le perdite di sangue, la diarrea, mentre l'Aria secca.

In generale questo gusto ha azione consolidante, disseccante e raffreddante. Ne consegue che il gusto astringente blocca ed è indicato per le infiammazioni.
Tutti i minerali e i metalli sono astringenti, e così la terra.
L'uso eccessivo di questo gusto può provocare indigestione, congestione, contrazione, lentezza, stitichezza, secchezza, ostruzione della circolazione.

Diminuisce Pitta e Kapha
Aumenta Vata


Questo gusto l'ho ritroviamo nella salvia, il tè verde, piantaggine, melograno, uva ursina, corteccia di quercia, amamelide, geranio.







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Il Gusto Amaro in Ayurveda: Katu

E' composto dagli elementi Aria + Etere

Il gusto amaro è penetrante e acuto, e ha un'azione stimolante, disintossicante, antibatterica, antinfiammatoria, antipiretica, febbrifuga, digestiva.
Rimuove le tossine dal sangue. Si tende a mangiarne pochissimo, contrapposto invece al dolce di cui se ne consuma parecchio.

Secondo il Maestro Joythi, l'etere è lontano, per cui noi desideriamo tenere lontano l'amaro!

Ogni giorno però se ne dovrebbe mangiare un po'.
L'amaro stimola e manda via, è repellente per gli insetti ed è l'unico gusto con cui non si può esagerare.

In caso se ne facesse un uso eccessivo potrebbe dare problemi come l'intorpidimento, emaciamento, vertigini, mal di testa, rigidità, tremori, sete, diminuzione delle secrezioni sessuali, tutti i tipi di disturbi di Vata.

Diminuisce Pitta e Kapha
Aumenta Vata


Questo gusto lo riconosciamo negli alimenti come  l'aloe, tarassaco, echinacea, genziana, rabarbaro, ruta, achillea, cicoria, carciofo, curcuma, cacao, caffè.







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Il Gusto pungente/piccante: Tikta

Questo gusto è formato dagli elementi Fuoco + Aria


Le erbe pungenti hanno azione carminativa, espettorante, vasoattiva e germicida.

Un uso eccessivo più provocare dolore, vertigini, perdita della consapevolezza, secchezza della bocca tremori, debolezza, emaciamento, bruciore, febbre, aumento della sete, secchezza delle secrezioni sessuali.


Diminuisce Kapha

Aumenta Vata e Pitta

Negli alimenti è il sapore dell'angelica, pepe, canfora, cardamomo, cannella, cumino, ginepro, salvia, zenzero, origano, sassofrasso, timo, valeriana, peperoncino, aglio, ravanelli.





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2 luglio 2013

Il Gusto Salato: Lavana

Questo Gusto è composto dagli elementi Acqua + Fuoco


Acqua e fuoco hanno carattere contrario, perciò con poco salato si stimola (fuoco), mentre con molto salato si purifica (caratteristica sia di acqua che di fuoco)

Il sale aiuta a digerire e acqua e sale hanno azione diuretica (almeno 2 tazze)

L'acqua dal gusto salato può fluire come un fiume (dissenteria) o rimanere come un lago (ritenzione idrica, blocco della terra)


Gli effetti di un uso eccessivo di questo Rasa può provocare infiammazione, edema, sanguinamento facile, malattie della pelle fra cui herpes e orticaria, malattia delle articolazioni, impotenza,invecchiamento veloce della pelle, calvizie precoci.


Diminuisce Vata

Aumenta Kapha e Pitta

Si trova in alghe marine, quercia marina, vetraria islandica.



Il Gusto Dolce: Madhura

E' formato dagli elementi Terra + Acqua.


Nutre e stimola il corpo, appaga la mente.
Ha un'azione di aumento dei tessuti, toglie la fame e la sete.

Se utilizzato in eccesso questo Rasa può provocare obesità, diabete, idropisia, comparsa di parassiti, ostruzione della circolazione, infiammazione agli occhi, indigestione, vomito, aerefagia, stato letargico, congestione respiratoria, altri disturbi di tipo Kapha.

Diminuisce Pitta e Vata

Aumenta Kapha


Questo gusto si trova nella liquirizia, l'altea e tutte quelle piante ricche di zuccheri e mucillagini.





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Il Gusto Aspro o Acido: Amla

Questo gusto si compone grazie all'unione di Terra + Fuoco

La sua assunzione fa aumentare la salivazione e le secrezioni, stimola l'appetito e la digestione, purifica dalle scorie.

Calma e ha azione riscaldante, favorisce la maturazione delle ferite.
Al mattino è oro, a mezzogiorno è argento, alla sera è deleterio
L'uso eccessivo di questo Rasa può provocare sensazione di bruciore, prurito, vertigini, invecchiamento precoce, eccessiva secchezza del corpo, suppurazione.

Diminuisce Vata

Aumenta Kapha e Pitta

Come gusto primario: agrumi, biancospino, drosera.
Come gusto secondario: mirtillo, fumaria, oli essenziali di bergamotto, canfora e melissa, spinaci.




1 luglio 2013

Rasa: il Gusto nell'Ayurveda

La sensazione che è immediatamente percepita dalla lingua al contatto con una sostanza è chiamata “gusto”. In sanscrito si traduce come “rasa” che significa più esattamente “sensazione”. Il termine rasa comprende sei gusti, ma anche nove emozioni, navarasa.

Il gusto agendo sulla lingua, va a influenzare psicologicamente la mente.
I gusti e le emozioni sono forze identiche che agiscono in ambiti diversi.




La combinazione dei cinque elementi è responsabile della manifestazione dei sei gusti, che sono: dolce, salato, aspro o acido, piccante o pungente, amaro, astringente.

Nelle sostanze, tutti e sei gusti compaiono sempre ma in proporzioni variabili in relazione alle proporzioni dei cinque elementi che compongono le sostanze stesse.

Un gusto specifico tende a creare nella mente l’emozione correlata, così come l’emozione nella mente tende a creare nel corpo il gusto correlato.

Combinando i gusti in diversi modi, si possono creare 57 gusti misti. Esiste in oltre il gusto “singolo o “puro” ekarasa che si trova in alcune sostanze in cui sono presenti anche altri gusti, ma in una percentuale così bassa da non renderli percepibili.

Tutti i gusti sono essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo.
L’acqua che non ha sapore è alla base di tutti i sapori, li assorbe e funge da agente di conduzione.

Solo attraverso l’acqua è possibile sentire il sapore, infatti quando la lingua è secca non li riconosce, è necessario che la lingua sia umida.



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10 giugno 2013

Geranio - peralgonium graveolens

La sua specie conta centinaia di varietà e il suo olio è tra i più ricchi di virtù assieme alla lavanda.
Ha qualità al contempo decongestionanti e astringenti, così da un lato calma i tessuti infiammati (bruciature, acne, eczemi) e dall’altro agisce come tonico della pelle, ottimo in un dopo barba.
Favorisce la circolazione, quindi è utile in caso di gambe pesanti o edemi, e nello stesso tempo combatte la ritenzione idrica e la cellulite.
L’olio essenziale di geranio ha anche proprietà antisettiche e antibatteriche e tiene lontane le zanzare. Proprio per quest’ultima caratteristica può essere vantaggioso inserirlo nella creazione di un profumo estivo.
Con l’aromaterapia possiamo lavorare su differenti piani... il profumo di questo fiore dona conforto al cuore, calmando l’appetito nervoso. In oltre aiuta a difendersi dalle influenze negative e ad andare incontro alla propria felicità.




9 maggio 2013

Ojas e Ghee: burro chiarificato

"Come il burro chiarificato è presente nel latte ma non lo si può vedere, allo stesso modo ojas è presente in tutti i dhatu in forma molto sottile."

- SUSHRUTA SAMHITA -


Nella filosofia Ayurvedica i dhatu (tessuti) sono pervasi da una essenza sottile che prende il nome di ojas. La sua natura è impalpabile, ai confini tra materia ed energia.
Come i dhatu anche l'ojas trae nutrimento dalle sostanze prodotte dalla digestione del cibo, è presente nel corpo in certi luoghi e in quantità determinata ed aumenta o diminuisce a seconda di vari fattori. Tra questi l'uso quotidiano di una piccola quantità di ghee aiuta ad aumentare l'ojas nel corpo.


COME PREPARARE IL GHEE O BURRO CHIARIFICATO

Occorrente: 500 gr di burro, non salato e preferibilmente biologico

Per preparare il burro chiarificato è necessario utilizzare una cottura a bagnomaria, quindi avremo bisogno di 2 pentole di differente grandezza. 

Nella pentola piccola metteremo i 500 gr di burro, nella pentola grande andremo a versare una quantità sufficiente di acqua in modo tale che quando inseriremo al suo interno la pentola più piccola questa non fuoriesca. 
E' importante scaldare il burro con questa tecnica per non rischiare di farlo friggere ed annerirlo.

Accendiamo il fuoco e quando il burro sarà sciolto inizierà a far salire in superficie una schiuma chiara, bianca. A questo punto con l'aiuto di un cucchiaio schiumare e toglierla completamente. 

Seguitate con la procedura ad un certo punto in superficie si formeranno delle bollicine, continuate ad asportare con l'aiuto del cucchiaio fino a quando vedrete che il liquido rimasto è limpido, di un colore dorato paglierino.

Filtrate il composto attraverso una garza di cotone e conservatelo in un vasetto di vetro che potrà essere riposto in frigo o anche lasciato in dispensa. Ha una durata di parecchi mesi!



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2 aprile 2013

Come contrastare l'eccesso di Vata

Consumare cibi e bevande tendenzialmente calde a orari regolari.
I cibi migliori hanno sapore dolce, acido e salato.
Cercare di vivere in un ambiente luminoso, tranquillo e poco rumoroso.
Evitare lo stress.
Dedicare il tempo necessario al riposo.
Tenere la pelle sempre idratata grazie all'uso di oli e creme.
Effettuare la pulizia dell'intestino o tramite il clistere o con un eccellente metodo "shankhaprakshalana" che incoraggia un buon movimento intestinale e lo ripulisce.
Le pietre indicate sono zaffiro, smeraldo e l'ametista.
I colori per calmare vata sono il rosso, il giallo e l'arancione. Per purificare è utile il bianco.




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Come contrastare l'eccesso di Pitta

Consumare cibi e bevande tendenzialmente fredde.
I cibi migliori hanno sapore astringente, amare e dolce.
Fare bagni di luna e camminare all'aperto con aria fresca.
Fare sport di gruppo che richiedono collaborazione, ma che non mettono in risalto uno dei partecipanti.
Le pietre indicate sono lo zaffiro, l'acqua marina e l'azzurrite.
Periodicamente sarebbe positivo depurare il fegato e seguire diete appropriate, evitando restrizioni di cibo.
I colori più indicati sono il blu e il verde.
Adottare uno stile di vita gioioso che non alimenti aggressività e rabbia.




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Come contrastare l'eccesso di Kapha

Fare una giornata di digiuno una volta alla settimana.
I cibi migliori sono piccante, amaro e astringente.
Evitare o ridurre cibi dolci, acidi e salati.
Mangiare poco la sera e fare tanta attività sportiva.
I colori più indicati sono giallo, rosso e marrone.
Le pietre migliori sono il topazio giallo e il diamante
Fare regolarmente bagni e saune per facilitare l'espulsione di tossine.






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15 marzo 2013

Kapha: ecco le mie caratteristiche...

La mia ossatura è robusta ed ho la tendenza ad ingrassare, il mio viso è rotondo o ovale, talvolta gonfio, ho occhi grandi e attraenti e le sopracciglia spesse.
I miei capelli sono grossi, oleosi spesso ondulati, la pelle di solito è robusta, liscia, tendente al grasso, spesso fredda, di un colorito pallido e luminoso.
La mia andatura è lenta, tranquilla, raramente frettolosa. Il mio appetito è moderato, anche se amo il cibo, ho spesso la sensazione di eccessiva pienezza o stanchezza dopo il pasto. Al mattino ho poca fame e potrei saltare tranquillamente la prima colazione.
Ho una predisposizione al sovrappeso e alla ritenzione idrica e faccio molta fatica a dimagrire . Ai dolci prediligo cibi saporiti, ben speziati e conditi come formaggio e salumi.
Il naso è sensibile agli odori, ho una predisposizione al raffreddore anche se sono resistente alle malattie infettive e alla fatica sia fisica che mentale. Il mio battito cardiaco è lento e costante.
Dormo volentieri e senza difficoltà, talvolta anche davanti alla televisione, prima di andare a letto.
Il freddo e l'umido mi mettono a disagio.
Lavoro con costanza ed ho una buona resistenza. Ho bisogno di sicurezze materiali, non amo il rischio.
Quando il mio dosha è in squilibrio osso diventare egocentrica, avida e con una sensibilità eccessiva, al contrario ho un carattere dolce, sensibile e leale.
Nel tempo libero preferisco attività casalinghe: mangiare bene, dedicare tempo a famiglia e amici.
L'apprendo è lento, ma poi non dimentico più. La mia parlata è lenta, melodiosa a volte monotona.
I miei sogni sono spesso romantici e riguardano l'acqua.




14 marzo 2013

Pitta: questa è la mia tipologia...

La mia struttura fisica è media, ben proporzionata, posso prendere e perdere peso molto facilmente. I miei capelli sono fini e morbidi, ma tendo precocemente alle calvizie, spesso di colore biondo o rosso e con un imbiancamento precoce.
La mia pelle è rosea, ma mi si irrita e arrossa facilmente, spesso con efelidi sul viso e nei sul corpo. 
La mia andatura è veloce con passo deciso e ho una predisposizione allo sport. Il mio appetito è buono ed ho necessità di pasti ad ore regolari, se sono affamata e non ho la possibilità di mangiare divento di cattivo umore. Amo le verdure crude e la carne, vi rinuncio con difficoltà, digerisco bene, ma talvolta soffro di bruciori di stomaco.
Soffro di dolori acuti e infiammazioni, spesso con febbre, ho gli occhi molto sensibili e a volte si arrossano.
Sopporto bene la fatica fisica e mentale, sogno molto e talvolta sudo durante il sonno.
Sono ipersensibile al caldo.
Ho una buona capacità organizzativa, pianifico e perseguo con costanza i miei obbiettivi, anche nel tempo libero amo studiare e seguire i miei interessi professionali.
Ho una buona dialettica con la quale convinco facilmente gli altri. Ho una buona memoria e un'acuta capacità di comprensione e creatività, imparo facilmente.
Il lavoro rappresenta una priorità, sono sempre attiva e disposta anche al rischio.
Sono socievole e disposta al confronto.
Ho una predisposizione alla gelosia e fatico a non dimostrarlo, tendo ad arrabbiarmi facilmente e perdo subito la pazienza. Sotto stress posso diventare collerica, irritabile e autoritaria.
Sono passionale e il sesso è un aspetto molto importante nella mia vita!



13 marzo 2013

Vata: questa è la mia natura...

Ho un corpo magro, longilineo, spesso sono o molto alta o molto bassa. Tendo più a dimagrire che ingrassare, il mio viso è sottile, allungato, i miei occhi sono piccoli e scuri. I miei capelli sono fini secchi, spesso ricci e scuri, mi piace cambiare spesso pettinatura. La mia pelle è ruvida, secca e si screpola facilmente.
La mia andatura è discontinua, i legamenti sono elastici, il mio appetito è irregolare posso saltare il pasto per poi fare una mega abbuffata. Presto attenzione alla qualità del cibo che acquisto, amo i dolci e preferisco i cibi cotti. Ho una buona digestione, ma soffro di gonfiore e stitichezza. A volte accuso dolori addominali, crampi  ed ho mestruazioni irregolari.
Le mie orecchie sono molto sensibili, ho problemi di acufeni e dolori.
Sono una persona molto attiva e inevitabilmente mi affatico rapidamente, sia fisicamente che mentalmente, ho un sonno irregolare che a volte si interrompe. Sogno spesso di volare, correre e saltare.
Ho scarsa resistenza al freddo e al vento.
Il mio carattere è spontaneo, veloce, talvolta sono confusionaria e non amo programmare e ripetere le attività.
Mi sento molto legata alla natura, ho interessi come musica, arte e cultura. 
Nella comunicazione ho capacità di sintesi e la parlata è spesso veloce, impulsiva e l'accompagno con le mani, ma mi capita di perdere il filo. Cambio idea facilmente.
La memoria a breve termine è buona, ma con il tempo dimentico facilmente.
A volte ho poca fiducia in me stessa, non mi sento adeguata rispetto agli altri e tendo alla diffidenza. Ho le mani bucate tendo a spendere compulsivamente.
Il polso è esile debole ed irregolare.
Il sesso non è una mia priorità!





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27 febbraio 2013

Scrub Corpo con Sale e Lavanda

Una ricetta veloce ed economica per preparare da se un ottimo scrub per il corpo...

INGREDIENTI:
gr 450 Sale Fino
ml 200 Olio di Riso
2 cucchiai di Lavanda Secca Triturata
30 gocce di olio essenziale di Lavanda

Versare il sale in un barattolo di vetro, unire la lavanda triturata e mescolare con un cucchiaio di legno. Sempre mescolando inserire l'olio di riso e l'olio essenziale di lavanda. Lasciare riposare qualche ora prima di utilizzare il composto.
Prendere una noce di prodotto e massaggiare sulla pelle asciutta. Da eseguire prima della doccia, o meglio ancora prima del bagno, in questo modo il vostro preparato avrà un doppio utilizzo; scrub corpo e sali da bagno!



Corso di Fitoterapia e Gemmoterapia Comparata

13 Aprile 2013
a Varese si terrà il
corso di Fitoterapia e Gemmoterapia Comparata
 
(approccio orientale, occidentale e utilizzo delle piante autoctone)


La farmacista Barbara Catozzi, specializzata in Scienza e Tecnologia Cosmetiche all’Università di Milano e in Omeopatia e Medicina Naturale all’Università di Pavia, terrà sabato 13 aprile (dalle ore 9.00 alle ore 19.00, con pausa per il pranzo) un seminario sulla fitoenergetica, concentrandosi in particolare sull’utilizzo delle piante autoctone lombarde, secondo l’approccio erboristico occidentale comparato a quello farmacologico tradizionale cinese. L’evento avrà luogo presso la Parafarmacia San Martino di Varese, in via San Martino 10, su organizzazione della Baifarm Srl e patrocinio del Centro Studi Olistici ed Evolutivi. Argomenti Trattati:

A) Cenni storici: la fitoterapia nelle diverse culture.
B) Pratica clinica:

1. Sindromi algiche (cefalea vasomotoria o emicrania e cefalea muscolotensiva, sindromi osteoarticolari, dolore stomatologico, dolore post-traumatico etc);
2. Sindromi respiratorie (allergie, asma, malattie da raffreddamento);
3. Sindromi vascolari (arteriose tra cui ipo ed ipertensione, venose tra cui emorroidi ed ulcere, sindromi emorragiche ed alterazioni ematiche);
4. Sindromi gastroenterologiche (dispepsie, colon irritabile, parassitosi, stipsi, diarrea, calcolosi);
5. Sindromi urologiche e genitali (infiammazioni ed infezioni urinarie, litiasi urinarie, incontinenza);
6. Sindromi generali (insonnia, neurastenia, nutrizione e dismetabolismo);
7. Sindromi dermatologiche (eritema, edema, vescicole, papule, ulcere, acne, discromie).

Il corso è indicato sia agli erboristi sia ai cultori della Medicina Tradizionale Cinese.
Per info e iscrizioni contattare il n. (0039) 338 98 70 347.

 

14 gennaio 2013

Il Muscolo Diaframma e la Respirazione

La respirazione è un atto fondamentale per la nostra esistenza. Imparare a respirare con consapevolezza è senza dubbio indispensabile; il muscolo che ci permette tutto ciò è il diaframma.
E’ un muscolo impari, largo, appiattito, che separa la cavità toracica dalla cavità addominale. Ha la forma di una cupola con la convessità superiore, sporgendo all’interno della cavità toracica.
Nella parte centrale presenta una aponeurosi chiamata centro tendineo o centro frenico, da cui partono tutti i fasci carnosi.
La parte carnosa del diaframma è costituita da fasci muscolari che si dividono in 3 parti; è
 ancorato posteriormente dal corpo della terza vertebra lombare, lateralmente prende origine dalla faccia interna e dal margine superiore delle ultime 6 coste e anteriormente dalla faccia posteriore del processo xifoideo.
Il muscolo dà passaggio a numerose strutture, attraverso gli orifizi presenti sulla sua superficie: orifizio della vena cava inferiore, orifizio esofageo, orifizio aortico, i tronchi dell’ortosimpatico.
Durante la contrazione, il diaframma si abbassa ed eleva le ultime coste; amplia così la cavità toracica (m. inspiratorio) e determina un aumento della pressione addominale.
Al tendine centrale del diaframma si ancorano la pleura, il pericardio e il peritoneo permettendo così il movimento degli organi in essi contenuti.
E’ evidente che una respirazione che alleni il diaframma porterà benessere anche agli organi coinvolti.
Con la respirazione addominale, inspirando spingeremo l’addome in basso e in avanti, espirando il diaframma risalirà, utilizzeremo così i lobi inferiori dei polmoni.
Nella Respirazione Toracica, inspirando espanderemo la gabbia toracica sia frontalmente che posteriormente e lateralmente; si impiegheranno così i lobi mediali dei polmoni.
La Respirazione Clavicolare è il proseguo dell’inspirazione toracica. Per ventilare i lobi superiori dei polmoni, le clavicole si dirigono verso l’alto per assorbire ancora più aria.
La Respirazione Completa è l’insieme delle tre tecniche è utile per correggere abitudini sbagliate di respirare, ma anche in caso di stress o per calmarsi. Se praticata con regolarità porta al controllo del respiro.